Palermo, 18 marzo- Domani, nell’ambito della giornata nazionale di raccolta straordinaria di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare sugli appalti, tavoli saranno allestiti in un centinaio di luoghi di lavoro della Sicilia e manifestazioni e dibattiti si svolgeranno nelle principali città. La campagna del sindacato “Gli appalti sono il nostro lavoro. I diritti non sono in appalto” è partita a febbraio e si concluderà entro la metà di aprile. “Quello degli appalti- dice Saverio Piccione, segretario organizzativo della Cgil Sicilia- è un tema da tempo all’attenzione della Cgil e i fatti gravissimi di questi giorni ci dicono che abbiamo visto bene. E’ necessario intervenire subito e bene- aggiunge- lavorando innanzitutto per tre obiettivi: la trasparenza, la qualità dei lavori e i diritti di chi lavora. Sta qui il senso della nostra iniziativa”. A Palermo la raccolta di firme avverrà in una quarantina di luoghi di lavoro, tra cui Almaviva, Amat, gli ospedali Villa Sofia e Civico, il Policlinico, il Centro Olimpo, l’Inps, vari uffici postali. A Messina è in programma alle 9.30 un’iniziativa pubblica presso l’Università (sala Cannizzaro) con la partecipazione del segretario nazionale Cgil, Franco Martini. A Gela, in mattinata si svolgerà un sit- in in piazza Umberto ed è qui che si procederà alla raccolta delle firme. Sit – in anche a Catania (piazza Stesicoro), con uno speacher’s corner per interventi dei lavoratori e a Trapani (piazza Vittorio Veneto). A Siracusa manifestazioni analoghe sono in programma in città (tempio di Apollo) e nei principali comuni (Augusta, Lentini, Noto e Palazzolo). A Enna sarà allestito un banchetto per le firme in piazza Vittorio Veneto e, come previsto anche per le altre città, la raccolta proseguirà anche nei giorni successivi. Iniziative analoghe, nelle piazze e nei luoghi di lavoro ( aziende, centri commerciali, ospedali e altri)si terranno anche ad Agrigento e Ragusa. “Nell’ambito degli appalti nei settori pubblici e privati- osserva Piccione- ci sono migliaia di lavoratori che vivono una vita di precariato, con pochi diritti e poche tutele, senza valorizzazione professionale . Noi puntiamo alla tutela reale dei lavoratori, a contrastare le pratiche di concorrenza sleale tra imprese che si ripercuotono sulle condizioni di lavoro, a consolidare ed estendere la clausola sociale per il mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio di appalto. Per questi obiettivi- specifica- riteniano necessario reintrodurre la responsabilità solidale del committente nei limiti di due anni relativamente al trattamento salariale e contributivo dei lavoratori in caso di inadempienza dell’appaltatore”.
2015 dac
Commenta
Devi essere connesso per inviare un commento.