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Per un futuro di #pace, sviluppo, giustizia sociale. Gabriella Messina e Vania Bagni parlano del progetto portato avanti da Cgil e Anpi nelle scuole, al centro dell’iniziativa di oggi a Palermo. #donnaèpace

Donna è Pace: riflessioni e racconti di donne sulle donne e sul loro ruolo nella costruzione dei percorsi di pace . Gli studenti protagonisti dell’iniziativa della Cgil con le categorie Flc, Fisac , Spi e dell’Anpi in corso al cinema Rouge et Noir di Palermo

“Donna è pace”: è il tema di un’iniziativa pubblica che si terrà a Palermo domani 4 maggio, al cinema Rouge et Noir su iniziativa di Cgil, Spi, Flc, Fisac Sicilia, Anpi, Udi, Proteo Fare Sapere e Cgil Palermo. L’iniziativa punta a mettere in luce il ruolo delle donne nei processi di pace e i limiti legati all’assenza o alla limitata presenza femminile nei tavoli decisionali, quelli in cui esercitare un ruolo positivo con l’obiettivo appunto della pace come unico sistema di relazione tra i popoli. Sarà un’intensa mattinata, che si aprirà alle 9.30 con i saluti delle istituzioni e la proiezione di un video in ricordo di Carla Nespolo, ex presidente dell’Anpi nazionale scomparsa nel 2020. Alle 10 la testimonianza di una donna rifugiata. Alle 11, a cura della Presidente onoraria dell’Anpi nazionale Maria letizia Colajanni, saranno presentati progetti degli studenti. Seguirà la relazione introduttiva di Gabriella Messina, segretaria Cgil Sicilia. In programma due tavole rotonde moderate dalla giornalista Marina Turco. Alle 10.15 sul tema Donne: Partigiane e costruttrici di pace con Laura Di Martino, Daniela Dioguardi e Maria Concetta Balistreri. Alle 11.45 un secondo panel su “Donne: artigiane di pace” vedrà gli interventi di Adriano Rizza, Mimma Argurio, Eliana Romano. In conclusione, Marina Turco intervisterà sul palco il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, e Vania Bagni, dell’Anpi nazionale. Nel corso dell’iniziativa ci saranno esibizioni musicali di Francesco Giunta e della cantautrice Amanda Pascali.

Palermo, 4 mag- Pace, diritti delle donne, pari opportunità, contrasto alla violenza di genere, democrazia i temi oggi sul palco del cinema Rouge Noir di Palermo, dove la Cgil, assieme alle categorie Spi, Flc, Fisac a Proteo Fare Sapere, e l’Anpi hanno tenuto un’iniziativa dal titolo “Donna è pace” che ha coinvolto studenti di scuole superiori in un dibattito puntato a mettere in luce il ruolo delle donne nella costruzione di percorsi di pace e i limiti oggi esistenti al pieno dispiegarsi della loro iniziativa, a partire dall’assenza nei tavoli decisionali. “Un ultimo esempio in tema di welfare – ha detto Gabriella Messina, segretaria confederale della Cgil Sicilia, intervistata sul palco dalla giornalista Marina Turco- sono i dubbi che si addensano sulla realizzazione di asili nido con i fondi del Pnrr”. Alla voce dei ragazzi è stato affidato il commento di testi di donne che raccontano storie di donne, alla presenza delle scrittrici e col coordinamento di Maria Letizia Colajanni, presidente onorario dell’Anpi, che ha curato il progetto. Per fare emergere dal “buio, dal labirinto in cui sono state relegate”, sono le parole di una delle scrittici riportate da Colajanni, le voci di donne che raccontano la loro condizione. Dell’orrore della guerra ha parlato Elena Tarassova, una rifugiata Ukraina “spaventoso lasciare la propria città- ha detto – orribile restare”. Quella guerra che le donne “vogliono, possono contrastare, l’impegno per il disarmo – ha rilevato Messina- è proprio del movimento delle donne”. “ Le donne- ha aggiunto- sono già state protagoniste della storia, come le partigiane, hanno cambiato la società , continuano a essere determinanti. Ma ci sono ancora limiti fortissimi- ha sottolineato- al dispiegarsi della loro iniziativa e questi si chiamano disoccupazione, gap salariali, welfare insufficiente, violenza, permanere di stereotipi di genere, negazione della presenza delle donne nei posti di potere, in quelli dove si decide per la pace e non per la guerra”. Messina ha aggiunto che la “la Cgil chiede di tracciare le linee di un nuovo modello di sviluppo centrato sulla solidarietà, sulla cura delle persone, dell’ambiente, utilizzando le risorse per curare il mondo, i bisogni umani ed eliminando le ingiustizie”. Sulla stessa lunghezza d’onda Vania Bagni, del comitato nazionale Anpi. “Nella difficile situazione che vivono oggi il Paese e l’Europa- ha detto- con umiltà occorre andare a un pensiero politico diverso che può nascere solo dal pensiero delle donne, avvezze alle scelte in direzione della socializzazione. Quelle donne che oggi mancano nei tavoli decisionali”. Eppure “non basta essere donna per essere portatrice di un pensiero diverso”. “Il nostro Paese, nel quale è premier una donna, non sta dando segnali positivi – ha rilevato Bagni-, anzi mentre cresce la povertà lavora in una direzione preoccupante, con provvedimenti sbagliati, inadeguati che incidono negativamente sulle fragilità del Paese e sui soggetti più deboli e delineano un’idea di Paese opposto ai valori della Costituzione”. Molti gli interventi oggi al Rouge Noir, “autorevoli e importantissimi contributi- rileva Messina- per un percorso che portiamo avanti tutti insieme”. Sul palco hanno parlato Adriano Rizza ( Flc Sicilia), Maria Concetta Balistreri ( Spi Sicilia), Mimma Argurio ( Fisac Sicilia), Eliana Romano ( Proteo Fare Sapere), Laura Di Martino ( Cgil Palermo). Filo conduttore del dibattito la necessità che le giovani generazioni conoscano la storia del Paese, la Resistenza, per avere contezza delle libertà che sono state conquistate, che vanno difese e dei diritti che vanno ancora affermati, a partire da quelli delle donne, promotrici di pace e dello sviluppo armonioso delle società e dei popoli.

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