“Per stabilire le responsabilità politiche dell’ultima tragedia del mare non c’è bisogno dei tribunali”. Lo ha detto il segretario confederale nazionale Cgil Luigi Giove concludendo l’assemblea generale della Cgil Sicilia. Giove ha anche rilevato la “violenza inaudita e l’incredibile barbarie delle parole del ministro Piantedosi”, che puntano ad “alzare la soglia oltre la quale essere indignati per tragedie di questo tipo”. Proprio sul naufragio di Cutro l’assemblea generale del sindacato ha votato un ordine del giorno con il quale si chiede che la magistratura faccia luce anche sulle dinamiche dei soccorsi e se sia stato rispettato o meno l’obbligo al salvataggio. Per la Cgil Sicilia quello che è successo è frutto di politiche sbagliate, della mancanza di condizioni di ingresso legale, di una politica che si basa sulla chiusura delle frontiere. Con l’odg si sollecitano la revisione del trattato di Dublino, corridoi umanitari, l’abrogazione della legge Bossi- Fini, l’abolizione del decreto Piantedosi, adeguate politiche di accoglienza.
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