Scuola: Cgil Sicilia, anche quest’anno dalla Regione non arrivano i fondi per i servizi aggiuntivi , integrativi e Asacom per alunni e studenti disabili gravissimi. Sindacato annuncia azioni di protesta.

“Leso il diritto allo studio per tante ragazze e tanti ragazzi”

“Anche quest’anno l’assessorato regionale alla famiglia non sta affrontando con la tempestività necessaria il tema dei servizi integrativi, aggiuntivi e Asacom ( assistenti all’autonomia e alla comunicazione) per alunni e studenti disabili gravissimi.
I finanziamenti mancano e i sindaci e i commissari delle città metropolitane si troveranno a dovere decidere se avviare o meno questi servizi in maniera discrezionale, col rischio concreto che questi studenti non siano messi nelle condizioni di partecipare alle lezioni”. Lo denuncia la Cgil Sicilia, che ha già chiesto all’assessore competente, Nunzia Albano, di affrontare subito la questione “senza ancora ricevere risposta”, scrivono in un nota il segretario confederale regionale Cgil, Francesco Lucchesi e il responsabile del sindacato per le politiche per la disabilità Francesco Gangemi.
”Il servizio di cui parliamo- sottolineano- è essenziale per garantire l’effettiva partecipazione degli studenti diversamente abili gravissimi a tutte le attività didattiche” e che “in materia la regione ha competenza esclusiva. E’ quindi inaccettabile- aggiungono Lucchesi e Gangemi- che questo servizio venga lasciato alla discrezionalità delle istituzioni territoriali, che venga garantito quindi solo a macchia di leopardo,con un governo regionale che legifera, emana circolari e poi sulla loro efficacia si lava le mani ”. Appena due giorni fa l’assessorato ha liquidato a città metropolitane e liberi consorzi risorse relative al passato anno scolastico. “Quest’anno- affermano Lucchesi e Gangemi- si sta riproponendo la stessa situazione e questo è inaccettabile perché lede il diritto allo studio di tante ragazze e tanti ragazzi che non potranno iniziare subito l’anno scolastico”.
La Cgil annuncia “azione di protesta assieme alle famiglie se non arriveranno risposte”